La vaccinazione anti-influenzale può ridurre il rischio di morte e di eventi ischemici nei pazienti con infarto miocardico e nei pazienti sottoposti ad angioplastica
E’ stato dimostrato che la vaccinazione anti-influenzale produce un significativo beneficio riguardo all’end-point composito di morte, infarto miocardico o eventi ischemici ricorrenti nei pazienti con necrosi miocardica, da sottoporre a PCI ( intervento coronarico percutaneo ).
L’obiettivo dei Ricercatori della Fondazione Favaloro di Buenos Aires è stato quello di verificare se i benefici della vaccinazione anti-influenzale si mantenessero oltre la stagione invernale.
Il periodo di osservazione è stato di un anno.
Durante la stagione invernale sono stati arruolati in modo prospettico 200 pazienti con infarto miocardico ricoverati entro 72 ore dall’insorgenza di sintomi, e 101 pazienti da sottoporre a PCI , ma senza malattia coronarica instabile o necrosi tessutale.
Alcuni partecipanti allo studio, scelti in modo random, sono stati vaccinati contro l’influenza, altri no.
Ad 1 anno è stata osservata tra i pazienti vaccinati una riduzione del 65% del rischio di morte per cause vascolari rispetto ai pazienti non vaccinati ( 6% versus 17%, rispettivamente; rischio relativo: 0,34; p = 0,002 ).
Il triplo end-point ( morte, infarto miocardico, eventi ischemici ricorrenti ) è stato raggiunto nel 22% dei pazienti nel gruppo vaccino e nel 37% dei controlli ( hazard ratio, HR = 0,59; p = 0,004 ).
I maggiori benefici della vaccinazione anti-influenzale sono stati osservati nei pazienti con infarto miocardico acuto ad alto rischio secondo il punteggio TIMI, e nei pazienti con infarto miocardico senza sopraslivellamento ( NSTEMI ). ( Xagena2004 )
Gurfinkel EP et al, Eur Heart J 2004; 25: 25-31
Cardio2004 Farma2004
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